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PER CHI DESIDERA VISITARE IL SUDAFRICA

  • Immagine del redattore: martinacorti5
    martinacorti5
  • 29 gen 2018
  • Tempo di lettura: 5 min

PER CHI DESIDERA VISITARE IL SUDAFRICA

Racconti e consigli su Cape Town e Safari al Kruger Park

Quando ho deciso di partire per il Sudafrica, l’ho fatto più per affetto che per la meta.

Avevo perso la mia mamma da solamente 2 mesi e questa terra è stata sempre nel suo cuore.

Sono partita insieme a Silvia, la mia amica e compagna di viaggio preferita, entrambe con la curiosità di scoprire questo pezzo di mondo. Quando si dice che chi visita l’Africa viene contagiato dal “mal d’Africa”, vi garantisco che esiste anche il “mal di Sudafrica”.


Il nostro viaggio è iniziato nella meravigliosa Cape Town, ci siamo innamorate al primo respiro.

Alloggio: ostello sulla via principale, la Long Street.

Alloggiare in un ostello è la soluzione ideale per chi desidera godersi a pieno l’esplorazione del posto con qualche centesimo in più in tasca. Certamente avere un letto poco più piccolo delle mura della stanza e un lavandino poco più piccolo di una ciotola dell’insalata può non essere del tutto confortevole, ma vi garantisco che ne vale davvero la pena. Inoltre è la migliore via per fare conoscenze con altri viaggiatori.

Ma il primo giorno?

Il mio consiglio quando si desidera visitare una città e non perdersi nulla di importante o che più ci piace, è quello di cominciare con un giro di perlustrazione di tutto il luogo, motorizzati. Il famoso bus rosso che possiamo trovare in parecchie città del mondo è la soluzione migliore, seppur possa sembrare un po’ troppo turistico, ci da una prima panoramica del posto e, girare Cape Town per la prima volta, dall’oceano, alla città fino in cima alla Table Mountain, vi farà rimanere senza parole.

Township

In Sudafrica si respirano ancora strascichi dell’Apartheid (The District Six Museum da visitare), c’è ancora una grande disuguaglianza sociale, la popolazione è divisa in due ben distinti ceti, la classe media non esiste, i benestanti che rappresentano all’incirca il 20% della popolazione e le popolazioni povere, ma ricche d’amore. Non si può andare a Città del Capo e passare una settimana tra Camps Bay, Waterfront e The Old Biscuit Mill, il senso del nostro viaggio era quello di renderci conto di come vive l’altro 80% della popolazione.

Attenzione: visitare una township, o più comunemente denominata bidonville, da soli è troppo pericoloso.

Silvia ed io ci siamo appoggiate ad una persona del posto che, oltre a permetterci di visitare Khayelitsha (la più grande township di Cape Town nella quale vivono 1 milione di persone) in tutta sicurezza, è anche il miglior modo di mettersi faccia a faccia con la loro realtà.

Abbiamo conosciuto Skeezo, un’eccellente guida, ma ancor più una persona eccezionale che in poco tempo ci ha riempito il cuore.

Il più grande insegnamento che ho messo in valigia tornando a casa è quello di “guardare sempre avanti”. Il Sudafrica è un Paese in evoluzione, è stato meraviglioso cominciare a vedere spuntare qualche casetta, in mezzo a tante capanne di cartone. Queste persone vivono con il sorriso sulle labbra, ancora provati, ma giorno per giorno si preoccupano del futuro, lasciandosi il passato alle spalle. Così si possono costruire grandi cose.

Cucina

La cucina sudafricana possiamo definirla internazionale. I sudafricani mangiano molta carne, sono super fan dei barbecue, ma sono stati molto influenzati dalla cucina orientale e europea. Si possono trovare facilmente locali con qualsiasi tipo di alimentazione. I luoghi che più ci hanno colpito sono stati il ristorante etiope con la particolarità di mangiare unicamente con le mani, il sushi più buono della nostra vita ad Hout Bay e.. la loro fantastica e piccante salsa Chakalaka.

Il momento più magico: tramonto sulla collina Lion’s head. Quello che ho scelto come prima foto nella home. Non è da perdere, mi ha dato tanta speranza.


Cosa non perdere a Città del Capo

Khayelitsha township,

Museo sull’Apartheid “The District Six Museum”,

Lion’s head per vedere il tramonto,

Table Mountain,

Hout Bay,

Street food a The Old Biscuit Mill,

Tour della Peninsula con Simon’s Bay (pinguini),

Cape of good hope

Degustazioni di vini a Franschhoek o Stellenbosch

Safari esperienza

Dopo una settimana ad esplorare Cape Town, ci siamo spostate verso l’enorme e famoso Kruger Park. Chi non ha nella propria lista dei desideri un’esperienza di safari? È un sogno ragazzi.

La differenza tra riserva privata e fare un tour nel Kruger park:

La nostra prima esperienza di Safari l’abbiamo trascorsa in una riserva privata situata appena fuori dal famoso parco Kruger. Mentre la seconda abbiamo alloggiato a Hazyview e abbiamo percorso un pezzettino di Kruger nel corso di una giornata.

Consigliamo vivamente il campo privato in quanto l’esperienza safari è sulle 24 ore. È esattamente come nei film, come nelle foto e nei video. Sveglia alle 5:30, si monta sulla jeep per 3 ore di ricerca. La natura è padrona, noi siamo delle piccole formiche, che silenziosamente sperano di avere la fortuna di poter vedere da vicino un elefante, una giraffa, un leone.. o i cani selvatici africani. Durante la giornata si resta a contatto con gli altri ospiti e con gli esperti rangers, sempre felici di rispondere ad ogni curiosità. Una delle avventure più emozionanti della mia vita.

Il momento più magico: abbiamo avuto il privilegio di poter ammirare un gruppo di elefanti giocare tra di loro con acqua e fango, dietro di loro l’orizzonte con un coloratissimo tramonto.

Dubbi e domande comuni

Il Sudafrica è un luogo pericoloso?

La risposta è sì. Viaggiando per le città sudafricane è bene tenere gli occhi ben aperti, davanti e dietro. Soprattutto per due ragazze come noi, il rischio può essere dietro ogni angolo.

Quello in cui però fortemente credo e ho imparato, anche e soprattutto in occasione di questo viaggio, è che per quante persone cattive potrai incontrare sulla tua strada, tante uguali e ancora di più di belle ne potrai trovare.

Abbiamo conosciuto persone davvero meravigliose che non hanno mai mancato di darci un consiglio o di affidarci al loro tassista di fiducia.

Quanto costa viaggiare in Sudafrica?

Viaggiare, alloggiare e mangiare in Sudafrica si può tranquillamente fare a basso costo. Il cibo nei ristoranti è relativamente economico per noi. I più grandi investimenti sono per i parchi e per le esperienze di safari.

Come spostarsi da una parte all’altra del Sudafrica?

Avendo a disposizione qualche settimana, consiglio naturalmente di fare un corso di guida sulla sinistra e noleggiare un’auto per percorrere la magnifica Garden Route, da Cape Town a George, e andare anche oltre fino a Port Elizabeth, Durban e oltre… anche fino ad arrivare al celebre Kruger Park.

Noi, con due settimane a disposizione, abbiamo optato per spostarci direttamente al Kruger Park con un volo interno.

I voli interni non sono proprio economici, soprattutto se si desidera atterrare in luoghi come Nelspruit, Hoedspruit, Hazyview, piccoli posti a bordo del parco.

C’è la possibilità di prenotare un volo un po’ più economico su una delle città principali come Johannesburg e spostarsi poi in strada fino a raggiungere i safari.

A chi consiglio di visitare il Sudafrica

In linea generale il Sudafrica è un Paese che consiglio di visitare a chi ha una mente aperta e libera da pregiudizi, a chi è amante della natura e con essa degli animali che ci vivono. A coloro che hanno spirito d’avventura, nessuna voglia di andare in vacanza, ma voglia di esplorare, conoscere e sorprendersi. Coppie complici, gruppi di amici curiosi e famiglie con figli già un po’ grandini.


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