MOLLARE TUTTO E PARTIRE?
- martinacorti5
- 15 ago 2018
- Tempo di lettura: 10 min
MOLLARE TUTTO E PARTIRE?
Quante volte lo pensiamo nel corso di una tipica giornata? Quante volte abbiamo pensato di partire per un viaggio avventuroso in solitaria? Io sinceramente l’ho pensato e sognato per anni, finché è arrivato il momento in cui ho deciso di concretizzare il mio sogno. Ho trovato la circostanza ideale, la voglia di ricominciare e la voglia di mettermi in gioco.
In questo post, in base alle mie esperienze di viaggio, ho deciso di riassumere qualche consiglio per intraprendere un viaggio a basso costo, avventuroso e non troppo programmato. Ecco i primi passi per iniziare a concretizzare ciò che abbiamo nella nostra mente quando magari non sappiamo da che parte cominciare.
Avevo già provato la sensazione di viaggiare da sola, quella sensazione di camminare in luoghi sconosciuti con la mia musica preferita nelle cuffie e... provare totale libertà. Questa volta però ho preso la tanto ambita decisione di mollare tutto e partire. Un scelta folle? Può darsi, ma come scrivo nella prima pagina del mio blog, a volte la vera follia è restare. Per me, partire per un viaggio in solitaria è stata una delle migliori decisioni che ho preso nella mia vita.
Ma come si prende una decisione di questo genere? Cosa bisogna avere o fare? Mille domande che sono volate anche nella mia testa mentre riflettevo e progettavo il mio viaggio. Sono quindi felice in questo post di raccontarvi la mia esperienza e anche di distruggere qualche luogo comune.
Innanzitutto bisogna definire quanto tempo abbiamo e dove vogliamo andare. Io ho preso il rischio di lasciare il lavoro, l’appartamento, l’auto e tutto ciò che di sicuro avevo creato nella mia vita, questo perché non ne ero più soddisfatta e ho così scelto di darle una grande scossa, piuttosto che continuare a vivere a metà. Non sempre è davvero possibile mollare tutto e partire alla ricerca di qualcosa di più; quello che però è possibile e ognuno di noi può domandare al proprio datore di lavoro, è la concessione di un periodo sabbatico. A volte non occorrono mesi per vivere al massimo un’esperienza di viaggio in solitaria e rigenerarsi, possono bastare anche semplicemente 2 o 3 settimane, qualora vari aspetti della vita non lo permettessero; naturalmente però, più tempo si ha, meglio è.
BUDGET: SPOSTARSI, DORMIRE, MANGIARE
Voglio subito sfatare il mito che per viaggiare bisogna avere tanti soldi sul conto. Non è vero. Naturalmente però bisogna imparare a viaggiare a basso costo e ad adattarsi a qualsiasi situazione e luogo.
Un budget di soldi risparmiati occorre, certamente, e sono sicura che ogni lavoratore tra le mille spese che conosco bene pure io, riesce, se veramente lo desidera, a risparmiare i soldi sufficienti, bisogna solamente fare qualche rinuncia e vi garantisco che ne vale davvero la pena.
Durante il viaggio ci sono moltissime vie per spostarsi, mangiare e dormire in maniera del tutto economica. Nei paesi meno sviluppati è sicuramente più facile spendere poco, ma credo si possa davvero imparare a viaggiare con poco ovunque. Ciò che occorre è sapersi informare bene, avere tanto spirito di avventura e adattabilità e avere un grande sorriso stampato sul viso.
Durante il mio percorso ho preso dei voli, quelli più economici con compagnie Low Cost, ma mi sono spostata per esempio anche con bus, treni, metropolitane e una grande varietà di mezzi pubblici, che sono le soluzioni che prendono un pochino più di tempo, ma non richiedono un grande investimento di soldi. Esiste pure il classico mal visto auto-stop, che personalmente non ho mai fatto in quanto ragazza da sola, ma un ragazzo o un piccolo gruppo di amici, sempre con gli occhi ben aperti, può permettersi di farlo. Naturalmente poi dipende dal luogo in cui si viaggia e qui sta al nostro buon senso osare o meno.
Per quanto riguarda invece gli alloggi: innanzitutto dimentichiamoci di prenotare il classico hotel da vacanza e di voler avere la nostra stanza con bagno privato e proviamo ad entrare nell’ottica di vivere l’avventura di dormire in ostello e condividere gli spazi con altri viaggiatori. Ci sono molti ostelli, classici Backpackers, Guest houses, Capsule hotel in tutto il mondo o addirittura siti internet in cui persone locali o residenti mettono a disposizione il loro divano. Se penso al mio viaggio in Asia ho speso una media di 8-15 franchi a notte. Quando ho viaggiato in Australia e Nuova Zelanda il costo è stato senz’altro più alto, ma in questo post voglio parlare più che altro per Paesi meno sviluppati. L’Australia e la Nuova Zelanda se non si ha un permesso di lavoro sono senz’altro per chi ha un budget di soldi risparmiati più ampio.
Inoltre, un altro trucco per risparmiare sull’alloggio è quello di viaggiare spostandosi da un luogo all’altro durante la notte. In bus o in aereo, personalmente l’ho fatto parecchie volte e talvolta è stato più comodo di qualche letto in cui ho dormito!

Per quanto riguarda il cibo, invece, è bene aprire la mente, ma soprattutto le papille gustative. Naturalmente preferire gli street food e i mercati locali ai ristoranti, per il portamonete, ma anche per provare cibi tipici del luogo in cui si è. E poi, se vi capiterà l’occasione di fare amicizia con persone locali, saranno felici e onorati di invitarvi per un pasto o più. La mia filosofia, più che altro per preferenza e necessità, è stata quella di fare un pasto sano e completo al giorno e, magari la sera, restare più leggera mangiando solamente frutta o verdura. Fino a qualche anno fa ero una ragazza pasta-patate, ma poi per ragione di salute e di etica ho iniziato a curare la mia alimentazione eliminando ciò che è di origine animale, per questo motivo ho avuto maggiore difficoltà a trovare del cibo compatibile con le mie idee, ma non sono mai morta di fame; qualche volta ho mangiato poco sano, ma ho sempre trovato, ovunque, qualcosa che potesse soddisfare le mie esigenze. Insomma se non sono morta di fame io, il cibo è veramente il minore dei problemi durante un viaggio. Certamente per evitare intossicazioni alimentari bisogna saper scegliere cibo fresco, in particolare quando si desidera mangiare carne o pesce, e bere sempre acqua in bottiglia chiusa ed evitare il ghiaccio, ma in realtà il problema non è così allarmante come tante volte ce lo descrivono.
Avere un’idea di massima del percorso, ma non pianificare nel minimo dettaglio
Prima di partire ho creato il mio percorso ideale con le varie tappe in cui desideravo fermarmi, ma l’unica meta sicura era quella finale, Singapore dove ho preso il mio volo per l’Australia. Per mia personale scelta ho organizzato i miei spostamenti a piccoli periodi alla volta, talvolta informandomi in precedenza, talvolta invece informandomi nell’esatto momento in cui mi veniva un’idea geniale. Ho scelto questa opzione in quanto ho voluto lasciarmi trasportare dall’onda, quella di vivere giorno per giorno il viaggio e decidere di fermarmi oppure muovermi in un posto diverso ogni volta che lo desideravo o sentivo di doverlo fare.
Al contrario, alcune persone invece sono più portate all’organizzazione nel minimo dettaglio e ciò può sembrare rassicurante, ma non permette di seguire il nostro flow, ascoltando noi stessi giorno per giorno e lasciandoci sempre una o più porte aperte. Il mio consiglio è quello di partire informati e organizzati, ma di lasciarsi andare all’avventura e lasciarsi trasportare da ciò che si vive. Chi lo sa chi si incontrerà sulla propria strada?!
UNA LISTA DI COSA METTERE NEL NOSTRO BACKPACK

Zaino della grandezza desiderata, tenendo conto di non dover mai sorpassare i 15-20kg, prima di tutto per la schiena, ma anche per eventuali check in in aeroporti.
Qualora il periodo di viaggio fosse breve, senz’altro consiglio di partire con il minimo indispensabile in uno zaino da 8kg che viaggiando in aereo lo si può imbarcare come bagaglio a mano, evitando così di perdere tempo nella consegna e nel ritiro.
Sacco a pelo (io personalmente non ce l’ho, ma può tornare utile sia per una notte in tenda, ma anche in alcuni alloggi in cui magari la pulizia non è proprio perfetta
Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi
Ev. Visto qualora necessario, a dipendenza dei Paesi che si andranno a visitare
Alcune foto formato passaporto possono tornare utili in varie occasioni, dagli alloggi agli uffici doganali ecc.
Almeno 2 differenti carte di credito tenute in luoghi diversi, qualora una venga persa
Tesserino sanitario
Fotocopie del passaporto e delle carte di credito, nonché una foto degli stessi nel cellulare (evitando magari di fotografare il codice di sicurezza delle carte)
Dollari americani non in quantità esagerata, ma è la valuta universale, verranno accettati in qualsiasi ufficio cambio
Fazzoletti molto pratici nei bagni pubblici, dove la carta igienica non esiste, talvolta anche per cultura
Salviettine umide
Liquido disinfettante stile Amuchina
Saponetta potrà tornare utile per lavare i vestiti a mano, sistema pratico e veloce
Saponi, shampoo, dentifricio e prodotti da bagno in piccole dimensioni alcuni ostelli li mettono a disposizione, ma non sono in molti, quindi è bene averli con se e occupare poco spazio nello zaino
Crema solare ad alta protezione
Un asciugamano anche qui molti ostelli li provvedono per ospiti, ma non tutti e talvolta sono a pagamento
Anti zanzare spray, braccialetto e qualsiasi anti zanzare è indispensabile da avere con se
Impermeabile esiste l’impermeabile per le emergenze che si infila in qualsiasi angolo di zaino
Piccolo pronto soccorso occorrente per disinfettare e medicare eventuali ferite, cerotti, antidolorifici, antistaminici, eventuali pillole contro il mal di mare e un antibiotico consigliato dal proprio medico per eventuali infezioni
Batteria portatile utile per ricaricare il telefono o aggeggi elettronici
Adattatore universale
Camera o cellulare a preferenza
Un Lucchetto potrà essere utile negli ostelli per chiudere gli effetti personali nell’apposito box, spesso non provvisto di chiusura
Una torcia (quella del telefono va bene) per eventuali avventure al buio esterne, ma talvolta anche interne
Un coltellino multiuso io l’ho portato, però magari un uomo può ritenerlo necessario
Vestiti
Come si selezionano i vestiti indispensabili al viaggio? Quando ho preparato il mio zaino per la partenza ho disposto tutti i vestiti che pensavo di portare con me sul letto e ho fatto una prima selezione di ciò che ritenevo più e meno importante; dopo di che ne ho fatta una seconda e sono riuscita ad incastrare in stile Tetris tutto l’indispensabile nel mio fantastico zaino. Sono partita con 10kg di bagaglio (diventati 14kg dopo 6 mesi on the road) e una piccola borsa porta documenti e portamonete.
Innanzitutto dobbiamo fare una breve panoramica di quello che pensiamo sarà il nostro viaggio, ossia se visiteremo luoghi molto caldi, in città, al mare oppure se andremo a fare trekking in montagna o a visitare qualche ghiacciaio e portare quindi il vestiario più adatto.
Durante la mia esperienza ho però imparato che, ovunque si vada, sarà bene avere con se dei vestiti molto comodi nei quali sentirsi a proprio agio e l’occorrente per vestirsi a cipolla; ecco alcuni capi che non dovranno mancare nello zaino:
Pantaloni sportivi, leggings per le ragazze
Pantaloncini
Magliette
Maglie a manica lunga, giacchettino
Felpa il mio indumento preferito da viaggio, pratica e calda per eventuali venti, ma anche pensando all’aria condizionata in mezzi di trasporto o luoghi interni
Un cappello in molti Paesi, che sia mare o montagna, il sole batte molto forte
Costume da bagno
Ciabatte o infradito dimenticandoci per un attimo della spiaggia, indispensabili per fare la doccia in luoghi sopra descritti
Bisogna inoltre tenere presente il rispetto per la cultura del posto in cui si andrà, ad esempio, parlando per le donne, visitando un tempio in Asia o anche solo per una passeggiata, è doveroso e rispettoso coprire le spalle e le gambe fino almeno alle ginocchia. Suggerisco quindi di avere due indumenti tattici (che è sicuramente carino acquistare direttamente sul luogo) un foulard, pratico per coprire le spalle quando si indossano t-shirt sbracciate o eventualmente il capo qualora la visita di un luogo religioso lo richiedesse, e un paio di pantaloni lunghi in stile orientale, comodi, freschi e ideali per essere coperte come il posto lo richiede.
Passaporto e visti
Per viaggiare in quasi tutti i Paesi occorre avere un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. In linea di massima si può restare nel Paese con un visto turistico per un periodo che varia dai 30 ai 90 giorni senza nessun tipo di richiesta di visto. Tuttavia per entrare in alcuni Paesi è necessario presentare una richiesta di visto, come per esempio l’India. È necessario quindi informarsi per tempo e fare le richieste necessarie.
Inoltre, molti Paesi, richiedono un volo d’uscita dal Paese. Per esempio a me è capitato di doverne prenotare uno al momento del check in in quanto non avrei potuto entrare in Nuova Zelanda senza di esso. Sicuramente un’esperienza incredibile anche questa, decidere spontaneamente dove voler andare in un breve periodo di tempo.
Vaccinazioni
Nonostante non sia una fan dei medicamenti e preferisca usare rimedi naturali ad eventuali disturbi, ritengo i vaccini importanti e talvolta sono anche obbligatori per entrare in alcuni Paesi.
Per viaggiare in Asia, in Centro e Sud America sono stata vaccinata contro il tifo, la rabbia qualora venissi morsa da qualche animale (e qui apro e chiudo una parentesi in breve tempo, i cani randagi cercano cibo e amore, basta non andare a toccare quello arrabbiato e niente succederà…) così come i vaccini contro le epatiti varie. Inoltre per viaggiare in Nord Africa e in alcuni Paesi del Sud America è richiesto vaccinarsi contro la febbre gialla. Per quanto riguarda invece la malaria, non ho mai fatto nessun tipo di profilassi, semplicemente viaggio con le compresse di malarone sempre con me. In ogni caso è sempre bene informarsi sui Paesi in cui si desidera viaggiare e prenotare una consulenza con il proprio medico di fiducia. Dopo di che, vaccini obbligatori a parte, resta sempre una scelta personale.
Solitudine?
Niente è più significativo di intraprendere un viaggio da soli, finalmente possiamo avere del tempo per noi stessi e occuparci di soddisfarci a 360 gradi. Ognuno ha la propria personalità e il proprio carattere, alcune persone hanno necessità di doversi prendere i propri spazi e preferiscono viaggiare in solitaria. Altre, invece, sono più propense a provare solitudine. Non temete, qualsiasi tipo di viaggio decideremo di intraprendere, incontreremo sempre qualcuno sulla nostra via. Altri viaggiatori che passeranno con noi un’ora, un giorno o una settimana, e sarà sorprendente quanto questo tempo sembrerà enfatizzato e quanto potremo portarci a casa semplicemente condividendo un’avventura insieme. Non abbiate mai paura del confronto, di conversare con qualcuno che apparentemente sembra così diverso da noi, sarà probabilmente una delle persone più interessanti che incontrerete sul vostro cammino.
Non c’è niente di più rassicurante di sapere che ovunque si andrà, ci si renderà conto che in qualsiasi angolo di mondo non saremo mai da soli. E poi, infondo, siamo in compagnia di noi stessi, la miglior occasione di far accrescere l’autostima e conoscerci a fondo. Un grande passo verso una migliore versione di me stessa l’ho fatto quel giorno in cui mi sono resa conto che in compagnia di me stessa sto bene in qualsiasi luogo del mondo.
In conclusione
Sono convinta che chiunque possa permettersi di viaggiare per un periodo, basta saper cogliere l’opportunità, scegliere il momento più opportuno, fare qualche rinuncia per risparmia qualche soldino per iniziare e sapersi organizzare.
Auguro la forza necessaria per cominciare a chiunque abbia questo sogno, una volta che si parte, non ci si ferma più.
Credo fortemente nella condivisione, mi piace raccontare le mie storie così come mi piace ascoltare quelle altrui, talvolta ho avuto delle conversazioni speciali con persone incontrate per poche ore.
Penso che il viaggio e la condivisione siano la scuola migliore che si possa frequentare.

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